Malattie cardiache, da Senior Italia FederAnziani e SICGE il Manifesto della Prevenzione

31 Maggio 2018

Far conoscere le patologie cardiovascolari, i sintomi, i fattori di rischio, i percorsi per arrivare ad una diagnosi tempestiva e ad una cura più efficace, promuovere i corretti stili di vita. Questi gli obiettivi del Manifesto per la Prevenzione per gli over 60 in ambito Cardiovascolare elaborato da Senior Italia FederAnziani e SICGE – Società Italiana di Cardiologia Geriatrica all’interno del think tank Punto Insieme Sanità.
Il Manifesto, redatto con la collaborazione di esponenti di FIMMG, FNOPI, CARD e Federfarma, contiene indicazioni per consentire al cittadino/paziente di prendersi cura al meglio della salute del proprio cuore, sensibilizza i professionisti sanitari al corretto e tempestivo riferimento del paziente individuato ai centri ospedalieri destinati al trattamento delle malattie cardiovascolari e le istituzioni sull’importanza di rimuovere gli ostacoli attualmente esistenti all’erogazione del migliore e più appropriato trattamento disponibile per ogni singolo paziente

 

MANIFESTO PER LA PREVENZIONE OVER 60- CARDIOVASCOLARE

Per tradurre in qualità l’aumento di durata della vita occorre adottare stili di vita sani (alimentazione, idratazione e attività motoria adattata: almeno 30 minuti di cammino anche non continuativi al giorno almeno 4/5 giorni alla settimana).
I più comuni sintomi che devono far pensare a una malattia cardiovascolare sono
affanno, palpitazioni, dolore al petto, dolore o affaticamento muscolare nel camminare, astenia/debolezza, vertigine/capogiri, sincope/perdita di coscienza , malessere generale inspiegabile e improvviso (sudorazione fredda, nausea, vomito, altro).
Le malattie aterosclerotiche rappresentano la più importante causa di morte nei paesi industrializzati, tanto che oltre il 48% dei decessi può essere correlato a queste malattie. I comuni fattori di rischio per malattie aterosclerotiche sono: ipertensione arteriosa, dislipidemia, diabete mellito, abitudine al fumo, sovrappeso corporeo/obesità, alimentazione scorretta, sedentarietà, stress psicofisico.

Ecco cosa fare:
• Misurare la pressione arteriosa almeno ogni tre mesi, se normale. Se la pressione arteriosa supera i 140/90 parlarne con il medico
• Controllare i livelli di colesterolo nel sangue. Se il colesterolo totale supera i 200 mg/dl parlarne col il medico curante
• Se si appartiene a famiglia con presenza di diabete controllare con regolarità la glicemia. La glicemia, anche se normale, va comunque controllata almeno una volta l’anno
• Smettere di fumare
• Controllare regolarmente il peso e la circonferenza di vita all’altezza dell’ombelico (valore normale per l’uomo uguale o inferiore a 102 cm, per la donna uguale o inferiore 88 cm)

Le malattie delle valvole cardiache (stenosi e rigurgito o insufficienza) sono curabili in modo più semplice rispetto al passato, ma devono essere diagnosticate e trattate tempestivamente per ridurre in modo significativo la mortalità e consentire il recupero di una qualità di vita normale. Le terapie più innovative disponibili permettono anche di trattare persone che un tempo erano giudicate inoperabili. In Italia è stimato che la percentuale di popolazione over 75 con stenosi aortica sia pari al 3,8% e quella colpita da stenosi aortica severa e sintomatica, ossia le persone che secondo le linee guida internazionali hanno indicazione all’intervento di sostituzione valvolare, sia del 2%.
Ecco cosa fare: anamnesi, esame obiettivo e auscultare il cuore con un fonendoscopio sono il primo passo che ciascun medico di medicina generale può compiere. Permette di sentire il caratteristico “murmure” o “soffio”, che rappresenta il primo indicatore di un problema alle valvole cardiache. Successivamente, per avere conferma, si procede con ulteriori esami, quali un elettrocardiogramma, un’ecocardiografia, e con un consulto specialistico
Lo scompenso cardiaco è una malattia in crescita esponenziale e colpisce fino al 20% della popolazione tra 80 e 85 anni.
Se si fa fatica a respirare per sforzi che prima si facevano con facilità, se si nota gonfiore alle caviglie o un incremento ingiustificato e rapido del peso, e se ci si sente particolarmente deboli si può avere una situazione di scompenso cardiaco.

Si può andare incontro a scompenso cardiaco se:
• Si ha una pressione arteriosa non ben controllata, si sospende o modifica arbitrariamente l’assunzione di farmaci per la pressione
• Si ha una fibrillazione atriale non conosciuta o trascurata
• Si hanno palpitazioni di cuore
• Si è diabetici
• Si è avuta una malattia coronarica
• Si ha una malattia valvolare cardiaca non nota
• Non si segue correttamente la terapia proposta dal medico curante (spesso vengono arbitrariamente sospesi i diuretici)

Indicazioni per l’MMG/infermiere di comunità ai fini della prevenzione cardiovascolare nel senior
• E’ opportuno che il medico faccia un’attenta anamnesi cardiovascolare e solleciti il racconto di sintomi di allarme così come elencati in premessa.
• L’esame obiettivo deve prevedere una attenta auscultazione del cuore e del torace, l’auscultazione delle carotidi, la palpazione dell’addome alla ricerca di pulsazioni anomale, la ricerca dei polsi periferici e il calcolo della massa corporea e circonferenza vita
• E’ opportuno che prescriva gli accertamenti clinico-strumentali di propria competenza (elenco in seguito) e, qualora individui una situazione di competenza specialistica, inserisca l’assistito nel percorso diagnostico-terapeutico-assistenziale previsto per quella patologia
Esami clinico strumentali raccomandati come screening di base per persone a rischio cardiovascolare intermedio (la fascia d’età considerata consente di inserire come a rischio cardiovascolare intermedio la persona da esaminare):

Laboratorio:
• Glicemia a digiuno e post prandiale
• Creatininemia
• Filtrato glomerulare (MDRD)
• Clearance della creatinina (Cockcroft-Gault)
• Microalbuminuria o rapporto albumina/creatinina
• Proteinuria quantitativa
• Controllo dei peptidi natriuretici in caso di sospetto di scompenso
• Assetto lipidico

Esami clinico strumentali raccomandati come screening di base per persone a rischio cardiovascolare intermedio (la fascia d’età considerata consente di inserire come a rischio cardiovascolare intermedio la persona da esaminare):

Esami strumentali
• Elettrocardiogramma
• Doppler vascolare periferico
• Eco-doppler dei tronchi sopraortici
• Ecocardiografia/doppler
• Indice caviglia-braccio
• Oftalmoscopia
• Radiografia del torace
• Ecografia dell’aorta addominale